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Vita Vera #23 | Basta corsi: apprendere vs praticare
Photo by SwapnIl Dwivedi / Unsplash
Buongiorno squadra!
Tutti abbiamo degli obiettivi che vogliamo raggiungere nelle nostre vite. Questi obiettivi riguardano l’apprendimento di una nuova lingua, mangiare sano e perdere peso, essere un genitore/ figlio migliore, risparmiare, ecc…
Potrebbe essere facile immaginare che non sei ancora nella situazione desiderata a causa di una mancanza di conoscenza. Questo è il motivo per il quale compriamo corsi su come lanciare un’azienda, su come perdere peso velocemente o su come imparare una nuova lingua in tre mesi. Pensiamo costantemente che se sapessimo di più riguardo ad una strategia migliore, avremmo risultati migliori. Pensiamo che un nuovo risultato richiede nuova conoscenza.
Ciò che sto cominciando a capire, però, è che avere una maggiore conoscenza non necessariamente implica nuovi risultati. Infatti, imparare qualcosa di nuovo può anche essere uno spreco di tempo se il tuo obiettivo è fare progressi e non solo aggiungere conoscenza.
Tutto si riduce alla differenza tra imparare e fare pratica.
La differenza tra imparare e fare pratica
Nel libro di Thomas Sterner, The Practicing Mind (l’ho letto in inglese, non so se esiste anche la versione in italiano), l'autore spiega la differenza più importante tra imparare e praticare. Provo a tradurtelo al meglio.
“Quando pratichiamo qualcosa, siamo sempre coinvolti nella ripetizione di un processo con l’intenzione di raggiungere un obiettivo specifico. Le parole e le intenzioni sono la chiave, perché definiscono la differenza tra praticare qualcosa attivamente e impararlo passivamente”.
Imparare qualcosa di nuovo e praticare qualcosa di nuovo possono sembrare molto simili, ma questi due metodi possono avere risultati profondamente diversi.
Ecco alcuni modi per pensare a questa differenza.
Diciamo che il tuo obiettivo sia di diventare più forte ed essere in forma. Puoi cercare le migliori istruzioni su come usare la panca piana, ma l’unico modo per diventare più forte è andare in palestra tutti i giorni e alzare la ghisa!
Diciamo che il tuo obiettivo sia creare una startup. Puoi imparare le migliori tecniche di vendita, ma finché non vendi e cominci a sporcarti le mani nel mondo reale, i clienti non arrivano.
Diciamo che il tuo obiettivo sia scrivere un libro. Puoi parlare con i migliori autori per farti consigliare i migliori metodi di scrittura, ma l’unico modo di diventare un bravo scrittore è praticare costantemente.
L’apprendimento passivo crea conoscenza. La pratica crea le skills
Consideriamo ora altre tre motivi per dare priorità alla pratica piuttosto che all’apprendimento passivo.
1) L’apprendimento passivo può essere una stampella che supporta l’inazione
In molti casi, imparare è un modo per evitare di fare delle azioni che ci permettono di raggiungere i nostri obiettivi. Leggere un libro su come imparare una lingua straniera velocemente ti farà sentire come se stessi facendo progressi (“Hey, sto imparando il modo migliore per farlo!”). Ma non stai facendo l’azione che ti porterà al risultato desiderato (parlare la lingua straniera, in questo caso).
In situazioni come questa, spesso affermiamo che ci stiamo preparando o stiamo ricercando il metodo migliore, e questo tipo di ragionamento ci fa pensare che stiamo andando avanti… quando, in realtà, stiamo solamente facendo girare a vuoto le ruote. Facciamo quest’errore di essere in movimento piuttosto che fare l’azione. Imparare è molto importante finché non si trasforma in una forma di procrastinazione.
2) Praticare è imparare, ma imparare non è praticare
Imparare passivamente non è una forma di pratica perché sebbene tu acquisisca nuova conoscenza, non stai capendo come applicarla. Fare pratica attivamente è una delle più grandi forme di apprendimento perché gli errori che fai mentre fai pratica ti danno molte più informazioni su come migliorare.
Ancora più importante, la pratica è l’unico modo per dare un contributo significativo alla tua conoscenza. Puoi guardare un corso online su come lanciare uno store di eCommerce, ma questa conoscenza è improduttiva se non lanci un business o se non doni a chi ne ha bisogno.
Imparare e basta può darti molto valore, ma se vuoi essere di valore per gli altri, devi esprimere la tua conoscenza in qualche modo.
3) La pratica fa concentrare la tua energia nel processo
“Il progresso è il risultato naturale dello stare concentrato nel processo di fare qualsiasi cosa”, sempre da The Practicing Mind, Thomas Sterner.
Lo stato della tua vita in questo momento è il risultato della pratica che fai ogni giorno. Quando lo realizzi e cominci a direzionare il tuo focus verso la pratica di buone abitudini giorno per giorno, il progresso sarà il risultato più logico.
Non sono le cose che impariamo e neanche le nostre visioni che determinano i risultati, ma piuttosto le abitudini che pratichiamo giorno per giorno.
Ricapitoliamo
È inutile l’apprendimento passivo? Certo che no. In molti casi, imparare solo per il gusto di farlo può essere una cosa bellissima. C’è anche da dire che raccogliere nuove informazioni può aiutarti a prendere decisioni più saggie quando deciderai di fare qualcosa di pratico.
Detto questo, il punto fondamentale di questo articolo è che imparare solamente non porta al progresso. Spesso ci nascondiamo dietro le informazioni e usiamo l’apprendimento come scusa per ritardare la più difficile e importante scelta di fare effettivamente qualcosa. Passa meno tempo ad imparare passivamente e più tempo a praticare attivamente. Smetti di pensare e comincia ad agire.
Prima di concludere ti ricordo che sono aperte le iscrizioni per il mio percorso di mentorship privato dove in 3 mesi ti aiuto giornalmente a lanciare il tuo nuovo store di ecommerce evitando di sbagliare e buttare soldi nel cesso!
Squadra, per oggi è tutto. Ci becchiamo in giro per il web.
Un abbraccio,
Matteo
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