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Vita Vera #22 | Ha senso lavorare gratis? Vi racconto la mia esperienza
Buongiorno Squadra!
Diciamo che dipende da cosa intendi per “lavorare” e per “gratis”.
Il lavoro è ciò che fai in modo professionale, quando fai una promessa che implica rigore, lavoro (fisico ed emotivo) e rischio. Lavorare vuol dire presentarsi all’orario prestabilito, anche se non ne hai voglia. Lavorare vuol dire creare valore.
Quindi non è considerato lavoro quando ti concedi ai tuoi hobby e ti metti a dipingere il panorama, ma è lavoro quando ti accordi con qualcuno per dipingergli una tela da portargli a casa la settimana prossima. E non è lavoro quando cucini per i tuoi amici, ma è lavoro quando sei un sous chef il sabato sera in un ristorante.
E… gratis?
Beh, certamente non stai lavorando gratis se vieni pagato/a a fine serata. Ma se si tratta, invece, di una lunga intervista alla radio? Dovresti essere pagato/a per questo?
Certamente no. Non devi essere pagato se pensi di riuscire a trasformare quell’intervista in un cambiamento positivo, in maggiore fiducia, in qualcosa che ti aiuta ad andare avanti (es. per far conoscere te o la tua azienda).
Naturalmente, molte persone che vorrebbero tu lavorassi gratuitamente valutano l’attenzione in modo molto diverso da me e te. No, scrivere per un piccolo blog potrebbe non essere abbastanza di valore per te. No, progettare gratuitamente un logo per un cliente non è probabilmente di valore allo stesso modo. E il fatto che sia di valore (che faccia bene al tuo portafoglio!) è inevitabilmente egoista e irrazionale. I leoni si cacciano il loro cibo, i veterinari vengono pagati e anche la persona che vende le castagne a bordo strada non lo fa gratuitamente…
D’altra parte, per un lungo periodo di tempo aveva senso per i cosiddetti opinion leaders con un blog senza un grande seguito scrivere (anche gratuitamente) per dei quotidiani/ magazine più grandi. E c’è sempre una fila lunghissima di persone disposte a scrivere per il New York Times, e non per il denaro.
Più generoso sei con le tue idee, più si diffondono, più è probabile che il tuo valore percepito salga.
Le esternalità positive sono uno dei pilastri del web. Quando il lavoro che fai crea degli effetti collaterali utili (come l’odore che si diffonde dalla pasticceria nelle strade), non è solo egoista impedire agli altri di partecipare, ma anche stupido. L’infrastruttura da cui tutti dipendiamo funziona solo perché abbiamo reso più facile che mai diffondere le idee e condividerle.
Ecco alcuni fattori da considerare:
Pagano altre persone per fare questo lavoro? Lo fanno i competitor?
Sto imparando abbastanza da questa interazione perché sia parte della mia educazione?
Si tratta di un lavoro pubblico con il mio nome scritto sopra, o sto solo facendo risparmiare loro soldi per un lavoro per il quale dovrebbero pagare qualcuno?
Se venissi pagato sarebbe più probabile che l’organizzazione presterà migliore attenzione al mio lavoro, lo promuoverà e mi tratterà più seriamente?
Sarò notato dalle giuste persone, persone che mi aiuteranno a diffondere la voce fino al punto dove posso essere assunto per continuare a fare il mio lavoro in modo professionale?
Quale sarebbe il mio rischio e come sarà la mia reputazione se facessi questo lavoro?
Se tu fossi parte di una band emergente che sta provando a costruire il suo pubblico, allora si, gratis, gratis, gratis! Vale sempre la pena per te suonare, perché dal concerto ottieni tanto in esperienza, almeno quanto gli organizzatori e il pubblico. Ma quando sei già conosciuto allora no, non ti conviene suonare gratis solo perché qualcuno ti ha chiesto di farlo.
Questa è la cosa più importante: se sei impegnato nel fare lavoro gratis perché è un buon metodo per nasconderti dal difficile compito di essere pagato per il tuo lavoro, fermati. Quando confondi l’essere impegnato con la produttività, stai sabotando la tua abilità di fare un lavoro importante nel futuro. D’altra parte, se smetti di fare concerti gratis perché ti spaventa essere esposto, è vera la stessa cosa… ti stai nascondendo la tua arte dietro la necessità di essere pagato.
Prima di concludere ti ricordo che sono aperte le iscrizioni per il mio percorso di mentorship privato dove in 3 mesi ti aiuto giornalmente a lanciare il tuo nuovo store di ecommerce evitando di sbagliare e buttare soldi nel cesso!
Squadra, per oggi è tutto. Ci becchiamo in giro per il web.
Un abbraccio,
Matteo
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