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Vita Vera #21 | 7 regole per ricordare ciò che leggi (testate su di me)
Photo by Matias North / Unsplash
Buongiorno squadra!
Ci sono diversi benefici nel leggere tanti libri, ma forse il mio preferito è questo: un buon libro può darti nuovi modi di interpretare le tue esperienze passate.
Ogni volta che assimili un nuovo modello mentale o un’idea, è come se il “software” nella tua testa venisse aggiornato. All’improvviso puoi far funzionare i tuoi vecchi dati con un nuovo programma. Puoi imparare nuove lezioni da vecchi momenti.
Certo, questo è vero solo se internalizzi e ricordi quello che hai letto nei libri. Ciò che importa non è semplicemente leggere tanti libri, ma assimilare concetti da ognuno di essi.
Acquisire conoscenza non è l’unico motivo per il quale si legge, chiaramente. Leggere per piacere o per intrattenimento piò essere un fantastico modo di utilizzare il tempo, ma questo articolo riguarda il leggere per imparare.
Con questo concetto in mente, vorrei condividere alcune delle migliori strategie per la comprensione del testo che ho trovato.
1. Abbandona più libri
Non serve molto per capire se un libro valga la pena essere letto. Le idee di qualità e la buona scrittura restano impresse.
Molte persone dovrebbero probabilmente iniziare più libri. Questo non vuol dire leggere ogni libro pagina per pagina. Puoi scorrere il sommario, vedere i titoli dei capitoli e i sottotitoli. Scegli una sezione che ti interessa ed esplorala per qualche pagina. Magari scorri il libro guardando le parole in grassetto o le tabelle che ci sono. In dieci minuti avrai una buona idea di quanto quel libro sia bello, e se valga la pena leggerlo.
Dopo c’è uno step cruciale: abbandonare velocemente il libro e senza vergogna o senso di colpa.
La vita è troppo breve per perdere tempo in libri poco interessanti. Il costo-opportunità è troppo alto. Ci sono delle fantastiche letture che si possono fare. Penso che Patrick Collison, il fondatore di Stripe, l’abbia toccato pianissimo quando ha detto "La vita è troppo corta per non leggere i migliori libri che conosci al momento”.
Ecco ciò che ti consiglio:
Inizia più libri. Abbandonane la maggior parte. Leggi i migliori due volte.
2. Scegli libri che ti insegnano qualcosa di pratico
Un modo per migliorare la tua comprensione del testo è quello di scegliere dei libri che ti insegnano qualcosa che puoi applicare immediatamente. Mettere in pratica le idee che leggi, è il modo migliore per assimilarle. La pratica è una forma molto efficace di imparare.
Scegliere un libro di questo tipo ti darà un incentivo maggiore a prestare attenzione a ciò che leggi e a ricordarlo. Questo è particolarmente vero quando è in ballo qualcosa di importante. Se stai iniziando un business, per esempio, avrai tantissima motivazione ad assimilare tutto ciò che puoi dai libri che trattano la vendita. Allo stesso modo, chi lavora nell’ambito della biologia potrebbe leggere L’Origine della Specie molto più attentamente di un lettore casuale, perché è direttamente connesso al suo lavoro quotidiano.
È vero, non tutti i libri insegnano qualcosa di pratico. Ma puoi trovare la saggezza in diversi libri. Io ho notato che riesco a ricordare meglio i libri che riguardano la mia vita di tutti i giorni.
3. Crea delle note “cercabili”
Prendi delle note di ciò che leggi. Puoi farlo come ti pare. Non deve essere per forza un sistema complicato. Basta che tu faccia qualcosa per enfatizzare i passaggi e i punti più importanti.
Io lo faccio in diversi modi, dipende dal formato che sto consumando. Se leggo sull'Iphone (si, ormai leggo solo nell'app libri sull'Iphone) evidenzio i passaggi più importanti. Se ascolto un audio libro scrivo i concetti più importanti.
Ma ecco la vera chiave: raccogliere le note in un formato “cercabile”.
Non c’è motivo di lasciare il compito della comprensione della lettura esclusivamente alla tua memoria. Io conservo gli appunti sulle note del mio telefono.
Nel caso degli audiolibri creo un file per ogni libro che ascolto e segno i passaggi più importanti. Negli ebook e nel libro cartaceo prima evidenzio il concetto che voglio segnarmi e poi lo inserisco nella nota che contiene quel libro, insieme a qualche pensiero e/o un breve riassunto.
Avere delle note “cercabili” è essenziale per ritornare facilmente ad un’idea. Un’idea è utile solo se riesci a trovarla quando ne hai bisogno.
4. L’albero della conoscenza
Un modo di immaginare un libro è come un albero di conoscenza con alcuni concetti fondamentali che formano le radici e i dettagli che rappresentano i rami. Puoi imparare di più e migliorare la tua comprensione di ciò che leggi “collegando i rami” e integrando il libro che stai leggendo attualmente con altri alberi di conoscenza.
Per esempio: nelle mie note per il libro La sottile arte di fare quello che c**** ti pare, ho appuntato l’idea di Mark Manson di “rivedere le tue credenze” e l’ho sovrapposta con il saggio di Paul Graham sul mantenere piccola la propria identità.
Ho aggiunto alcuni “rami” alle mie note su quel libro in particolare.
Le connessioni come queste ti aiutano a ricordare ciò che leggi ancorando le nuove informazioni a concetti e idee che già conosci. Come dice Charlie Munger, “Se ti abitui mentalmente a mettere in relazione ciò che leggi con le strutture di base dell’idea sottostante, gradualmente accumulerai saggezza”.
Quando leggi qualcosa che ti ricorda di un altro argomento o ti accende la scintilla su un’altra connessione o un’altra idea, non fare in modo che non venga notata. Scrivi ciò che hai imparato e come si collega alle altre idee.
5. Scrivi un breve riassunto
Appena finisco un libro, mi sfido a riassumere l’intero testo in sole tre frasi. Questa costrizione è solo un gioco, ma mi obbliga a considerare cosa è realmente importante riguardo al libro.
Alcune domande da farsi per fare il riassunto sono:
Quali sono le idee principali?
Se dovessi implementare un’idea da questo libro, quale sarebbe?
Come descriverei questo libro ad un amico?
Trovo che, in molti casi, riesca ad assimilare molte più informazioni importanti dal mio riassunto di un paragrafo e rileggendo le mie note piuttosto che rileggendo l’intero libro di nuovo.
Se pensi di non riuscire a riassumerlo in tre frasi, considera la Tecnica Feynman.
Si tratta di una strategia per prendere appunti chiamata così per il vincitore del premio Nobel Richard Feynman, un fisico. È abbastanza semplice: scrivi il nome del libro in cima ad un foglio bianco (negli appunti del telefono, o su app tipo Word), successivamente scrivi come lo spiegheresti ad un tuo amico che non ne ha mai sentito parlare.
Se ti senti bloccato nello scrivere o se noti dei buchi nella tua memoria, ricontrolla i tuoi appunti (punto 3, ricordi?) o torna indietro nel testo e riprova. Continua a scrivere finché non hai abbastanza padronanza delle idee principali e sei sicuro della tua spiegazione.
Ho notato che quasi niente rivela i miei buchi di memoria meglio che la scrittura di un’idea come se la stessi spiegando ad un principiante. Ben Calson, un analista finanziario, afferma qualcosa di simile: “Trovo che il modo migliore per capire ciò che ho letto di un libro sia scriverci qualcosa a riguardo”.
6. Espandi gli argomenti
Spesso penso alla frase di Thomas Aquinas “Fai attenzione all’uomo di un solo libro”.
Se leggi solo un libro su un solo argomento e usi quello come base per le tue credenze su un determinato argomento per tutta la tua vita, beh, come ti sembrano queste credenze? Quanto è accurata e completa la tua conoscenza?
Leggere un libro richiede impegno, ma troppo spesso le persone usano un libro o un articolo come base per un intero sistema di credenze. Questo è ancora più vero (e più difficile da superare), quando usiamo la nostra unica ed individuale esperienza come base per ciò che crediamo. Come nota Morgan Housel, “La tua esperienza personale costituisce forse lo 0.0000001% sui fatti che succedono nel mondo, ma per te è l’80% di come funziona il mondo. Siamo tutti condizionati dalla nostra storia personale”.
Un modo per superare questo problema è leggere molti libri sullo stesso argomento. Scruta diversi angoli, esamina lo stesso problema con gli occhi di diversi autori.
7. Leggilo due volte
Vorrei concludere ritornando ad un’idea che ho menzionato all’inizio di questo articolo: leggi i bei libri due volte. Il filosofo Karl Popper ne ha spiegato molto bene i benefici: “Ogni cosa che vale la pena leggere, non vale la pena leggerla solo due volte, ma leggerla più e più volte. Se un libro è veramente bello, riuscirai sempre a scoprire qualcosa di nuovo e a scoprire cose che non hai notato prima, anche se l’hai già letto più volte”.
In più, rivisitare i libri più belli aiuta perché i problemi che devi affrontare cambiano con il tempo. Sicuramente quando leggi un libro due volte probabilmente troverai alcuni concetti che non hai colto la prima volta, e che (magari) saranno molto rilevanti per te.
Leggi lo stesso libro, ma non lo leggi mai allo stesso modo. Come nota Charles Chu, “Torno sempre a casa dagli stessi e pochi autori. E non importa quante volte ci torno, trovo sempre che hanno qualcosa di nuovo da dire”.
Anche se non cogli niente di nuovo da ogni rilettura, vale comunque la pena rivisitare i grandi libri che ti hanno segnato, perché le idee devono essere ripetute per essere ricordate.
Nassim Taleb ha sommato tutto questo e ha creato una regola per i lettori “Un buon libro migliora alla seconda lettura. Un bellissimo libro alla terza. Ogni libro che non vale la pena rileggere, non vale la pena leggere”.
Prima di concludere ti ricordo che sono aperte le iscrizioni per il mio percorso di mentorship privato dove in 3 mesi ti aiuto giornalmente a lanciare il tuo nuovo store di ecommerce evitando di sbagliare e buttare soldi nel cesso!
Squadra, per oggi è tutto. Ci becchiamo in giro per il web.
Un abbraccio,
Matteo
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